La STORIA

L'Udinese Calcio (l'Udin in friulano), nota come Udinese, è la principale società calcistica di Udine e del Friuli-Venezia Giulia, e una delle più antiche d'Italia (1896).
I migliori risultati della sua storia sono il secondo posto nel campionato di Serie A 1954/55 e il terzo posto nel campionato di Serie A 1997/98, numerose partecipazioni alla Coppa Uefa, la conquista di una Mitropa Cup e di una Coppa Intertoto, una partecipazione alla UEFA Champions League nell'edizione 2005-2006, e la vittoria nel primo campionato di calcio organizzato in Italia, un torneo non ufficiale organizzato dalla Federazione di Ginnastica nel 1896.
I colori sociali sono il bianco e il nero, ossia quelli dello stemma della città di Udine (che appare anche nello stemma della società); da questi due colori derivano i principali soprannomi affibiati alla squadra, bianconeri e zebrette.Fondata come parte della Società Udinese di Ginnastica e Scherma nel 1896, vinse, proprio nel 1896, il campionato interprovinciale FNGI a Treviso (Campione d'Italia della Federazione Ginnastica Italiana) battendo il Ferrara per 2-0; questo titolo non viene però riconosciuto come ufficiale. Il 5 luglio 1911 alcuni ginnasti dell'Udinese, con a capo Luigi Dal Dan, fondarono l'Associazione Calcio Udinese che venne iscritta alla FIGC. Il debutto della nuova squadra avvenne in un amichevole contro la Juventus Palmanova vinta alla fine dai friulani per 6-0.
Fu però solo nel 1912-13 che prese parte a un campionato ufficiale FIGC; in quell'anno si iscrisse al Campionato Veneto di Promozione a tre squadre (le altre erano Padova e Petrarca Padova). Grazie a due vittorie contro il Padova (3-1 e 5-0) i friulani chiusero il torneo al secondo posto dietro al Petrarca e vennero promossi in Prima Categoria (Serie A). In Prima Categoria l'Udinese non riuscì mai a raggiungere la fase nazionale venendo sempre eliminata nell'Eliminatoria Veneta. La stagione 1920-21, conclusasi con la squadra friulana sempre eliminata nell'Eliminatoria Veneta, è da ricordare perché fu quella del debutto di Gino Bellotto, che è tuttora il giocatore che ha giocato più stagioni vestendo la maglia friulana (ben 17).
Nel 1922 l'Udinese, approfittando dell'assenza delle grandi società, iscritte al concorrente campionato C.C.I., raggiunse la finale di Coppa Italia ma viene sconfitta 1 a 0 dal Vado (rete ligure di Levratto nei supplementari)).
In campionato la squadra si piazzò seconda nel Girone Eliminatorio Veneto, piazzamento che le permise di rimanere in Massima Serie nella stagione successiva nonostante una riforma dei campionati che dimezzò praticamente il numero di squadre militanti nel campionato settentrionale di Massima Serie.
Nella stagione 1922-23 però la squadra disputò un campionato disastroso arrivando ultima nel suo girone e retrocedendo in Seconda Divisione. La squadra rischiò di fallire per debiti nell'estate 1923. Il 24 agosto 1923 l'AS Udinese si separò dall'AC Udinese e la società friulana venne costretta ad istituire un bilancio e un direttivo autonomi. Per fortuna tutti i debiti vennero pagati dal presidente Alessandro Del Torso grazie alla vendita di alcuni suoi quadri e l'Udinese poté così iscriversi al campionato di II Divisione nel quale arrivò quarta nel girone eliminatorio.
La stagione 1924-25 fu memorabile. La squadra venne inserita nel Girone F di II Div. Il campionato fu equilibrato e alla fine del torneo ben tre squadre erano prime a parimerito: Udinese, Vicenza e Olympia Fiume. Furono necessari degli spareggi per determinare la squadra qualificata al Girone Finale.
L'Udinese batté negli spareggi l'Olympia per 1-0 e pareggiò 1-1 col Vicenza. Nella classifica spareggi Udinese e Vicenza erano ancora in testa con 3 punti. Fu necessario dunque un ulteriore spareggio tra queste due squadre. Dopo un primo incontro finito 0-0 nella ripetizione l'Udinese venne sconfitta per 2-1 ma reclamò per la posizione irregolare del calciatore vicentino Horwart, di origini ungheresi; il reclamo venne accolto e l'Udinese si qualificò al girone finale al posto del Vicenza.
Nel Girone Finale l'Udinese arrivò prima e venne promossa, con il Parma, in Prima Divisione (Serie A). Nella stagione successiva l'Udinese arrivò 10° in Prima Divisione e venne retrocessa di nuovo. A causa di una riforma dei campionati (la cosiddetta Carta di Viareggio) l'Udinese ebbe un altra chance di salvarsi. Disputò infatti degli spareggi per l'ammissione al nuovo campionato di Divisione Nazionale (Serie A) contro le altre 7 squadre inizialmente retrocesse. La vincente sarebbe rimasta in Massima Serie. La società però non si presentò in campo nello spareggio contro il Legnano perdendo la partita a tavolino e dando addio alla Massima Serie.
La stagione successiva fu disastrosa per l'Udinese che arrivò ultima in Prima Divisione (declassata a secondo livello con la creazione della Divisione Nazionale) ed evitò la retrocessione in Terza Serie solo grazie all'allargamento dei quadri. Restò in Seconda Serie fino al termine della stagione 1928-29 quando in seguito alla creazione della Serie A e della Serie B la Prima Divisione venne declassata a terzo livello. La prima stagione in Terza Serie fu comunque trionfale e vincendo il proprio girone l'Udinese riuscì a tornare subito in B.La permanenza in B durò solo due anni e al termine della stagione 1931-32 la squadra friulana ritornò subito in Terza Serie. Restò in Prima Divisione (poi ridenominata Serie C nel 1935) fino al 1938-39, anno in cui arrivando seconda nel Girone Finale Nord di Serie C, venne promossa in B.
Restò in B per una decina di anni ottenendo risultati mediocri e retrocedendo in C al termine della stagione 1947-48 per via di una riforma dei campionati. A questa retrocessione seguirono tuttavia due promozioni consecutive, e grazie a un ottimo secondo posto nel campionato di B 1949-50, i friulani ottennero una storica promozione in Serie A. In Serie A l'Udinese restò cinque anni sfiorando pure lo scudetto nella stagione 1954-55, anno in cui arrivò seconda dietro solo al Milan. Fu proprio al termine di quella stagione però che l'Udinese venne retrocessa in B per via di un illecito sportivo commesso il 31 maggio 1953, ultima giornata di campionato, e smascherato due anni dopo. I friulani ritornarono comunque in A dopo una sola stagione in Cadetteria e nella stagione successiva si confermò tra le migliori squadre italiane con un ottimo quarto posto. A questo ottimo piazzamento seguì però il declino, con i friulani retrocessi prima in B (1961-62) e poi in Serie C (1963-64). L'Udinese restò in C per circa un quindicennio sfiorando la promozione in B in numerose occasioni. Fu solo al termine della stagione 1977-78 che i friulani, guidati dall'allenatore Massimo Giacomini, ritornarono in B vincendo il Girone A di C. Nella stessa stagione vinse la Coppa Italia Semiprofessionisti battendo la Reggina e anche il Torneo Anglo-Italiano. Nella stagione successiva l'Udinese, confermato in panchina Giacomini, vinse la Serie B e tornò dopo oltre vent'anni in Massima Serie. Nella prima stagione dopo tanto tempo in A la squadra si salvò per un soffio con un deludente 15° posto. In campo europeo andò molto meglio; infatti in quella stagione l'Udinese vinse la Mitropa Cup, una specie di Coppa dei Campioni per squadre che avevano vinto nella stagione precedente la Serie B.
Nelle stagioni successive la squadra riuscì sempre a salvarsi senza particolari difficoltà cogliendo anche un buon sesto posto nel 1982-83. A quei tempi militava nell'Udinese uno dei giocaori più forti di tutti i tempi, il brasiliano Zico. Al termine della stagione 1985-86 però la squadra si ritrovò coinvolta in uno scandalo scomesse e venne penalizzata di nove punti per la stagione 1986-87. Nonostante una disperata rimonta i friulani arrivarono ultimi e retrocessero in B. Senza penalizzazione si sarebero salvati. Negli anni successivi l'Udinese alternò promozioni in A a retrocessioni in B. Questa situazione durò fino alla stagione 1995-96. Da quella stagione è una presenza fissa in Serie A.
Negli anni '90 ha diverse qualificazioni alla Coppa Uefa (la prima risale alla stagione 1996/97, quando in panchina c'era Alberto Zaccheroni) ed un clamoroso terzo posto dietro Juventus e Inter nel 1997-1998, grazie ai 27 gol di Oliver Bierhoff, capocannoniere di quella stagione.
Nel marzo 2001 approdò per la prima volta ad Udine Luciano Spalletti; chiamato a sostituire Luigi De Canio, l'allenatore fiorentino riuscì a traghettare la squadra verso la salvezza, conquistata alla penultima giornata. Dopo brevi parentesi con Roy Hodgson e Giampiero Ventura in panchina, Spalletti fece ritorno ad Udine all'inizio della stagione 2002-03, trovando una società organizzata e ambiziosa; per due volte, conquistando prestigiose posizioni di classifica, i bianconeri ottennero la partecipazione alla Coppa UEFA, esprimendo un gioco offensivo ed avvincente. Il sorprendente quarto posto ottenuto al termine della stagione 2004-05 valse la prima qualificazione alla Champions League della storia del club. Al termine di quello stesso campionato, Spalletti annunciò la sua intenzione di abbandonare l'Udinese, che lo rese dunque libero sul mercato.
L'anno successivo, l'Udinese affrontò quindi i preliminari di Champions League, cui è seguita la qualificazione alla fase finale di questa competizione grazie alla vittoria sullo Sporting Lisbona avvenuta nel preliminare. L'Udinese trova come avversari nella fase a gironi il Panathinaikos Atene, il Werder Brema ed il Barcellona). La squadra non è riuscita a qualificarsi per i turni ad eliminazione diretta, arrivando terza nel proprio girone (a pari merito con il Werder Brema, seconda) dietro al quotato Barcellona, poi vincitore del torneo.
Dopo l'anno della Champions League, l'Udinese terminana due campionati al 10° posto senza incidere come gli anni precedenti. La svolta avviene nell'estate del 2007 quando la società annuncia l'ingaggio del tecnico siciliano Pasquale Marino e vari acquisti tra cui Fabio Quagliarella e Gokhan Inler.
La stagione 2007-2008 inizia bene con un pareggio in casa dei campioni in carica, un 1-1 con l'Inter che fa ben sperare; ma l'entusiasmo del pareggio viene cancellato alla prima gara casalinga dei friulani, quando a Udine arriva il Napoli e si impone con un sontuoso 0-5. Dopo questa gara avviene un'altra svolta, infatti il tecnico Marino cambia modulo e gli effetti si vedono già dalla gara successiva a Torino, contro la neopromossa Juventus, infatti grazie ad un gol di Antonio Di Natale al 2° minuto del secondo tempo l'Udinese vince. Alla fine del girone d'andata la formazione friulana si trova in quarta posizione sorprendendo tutti. Però l'Udinese non riesce a mantenere questo ritmo per tutto il campionato difatti tra il mese di Febbraio e quello di Aprile subisce molte sconfitte che la fanno scendere al 7° posto. Ad una giornata dal termine l'Udinese si trova al 7° posto, matematicamente in Coppa Uefa dopo 3 anni di assenza dai campi europei ma a causa di un versamento non regolare la squadra rischia di non poter partecipare alla competizione dell' anno successivo,se la società non dovesse avere la licenza il posto per la partecipazione alla Coppa Uefa 2009 sarà preso dal Napoli che al momento è 8° in classifica.Il 15 Maggio 2008 il ricorso della società friulana viene accolto permettendole così di partecipare alla Coppa UEFA 2008-2009, 7° partecipazione della squadra in questa competizione.
Una gestione oculata e una rete di scopritori di giovani talenti ne fa inoltre una delle società più sane del panorama calcistico italiano.